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Puntare sulle costruzioni in legno dà uno slancio sostenibile

Puntare sulle costruzioni in legno dà uno slancio sostenibile

Costruzioni in legno: tra innovazione, dubbi e propensione al futuro!

  Per millenni, gli uomini hanno utilizzato il legno per migliorare il proprio confort di vita ed anche oggi la scelta di puntare sulle costruzioni in legno dà uno slancio verso l’evoluzione e il successo. In effetti se attualmente i problemi comunemente percepiti, per esser risolti, richiedono ad unanimità la corretta gestione delle risorse, ecco che le costruzioni in legno appaiono proprio come l’anello mancante, la risposta più esauriente al problema contemporaneo in tutti i suoi aspetti: architettonici, sociali, ambientali ed economici.

Le costruzioni in legno possono esser considerate il top per costruttori e clienti: veloci nell’edificazione, versatili, performanti, salubri, eleganti, calde, accoglienti, uniche ed ovviamente… eco-friendly! Non resta che chiedersi, cosa aspettare ancora?

Noi di Gandelli ci siamo già mossi da tempo e da allora continuiamo a metter a vostra disposizione le nostre competenze per guidarvi nel vostro “viaggio nel futuro”!

UN PO’ DI STORIA DELLE COSTRUZIONI IN LEGNO

In Europa, come in tutte le regioni ricche di boschi, il legno fu il primo materiale da costruzione ad essere usato: dopo le caverne ed i primi rifugi di fortuna, furono proprio i sistemi come capanne e palafitte a farla da padrone.

Le prime tracce d’architettura in legno risalgono al XI millennio a.C., nelle aree settentrionali della Germania e della Russia. Tuttavia le prime strutture più complesse e solide si ebbero in Europa, intorno al 5.000 a.C.,  e furono realizzate con coppie di pali infissi nel terreno, su cui poggiavano travi orizzontali poste a sostegno del vero e proprio tetto, di paglia o di altro materiale. Questo tipo di struttura, presente in tutto il medioevo, si modificò con l’avanzare del tempo, andando a caratterizzarsi a seconda della propria area di diffusione. Nonostante le diversificazioni geografiche di fatto il legno, grazie soprattutto alle sue ottime caratteristiche strutturali (molto resistente sia a compressione sia a trazione), è continuato a esser costantemente impiegato nell’edilizia, tanto da solo quanto affiancato da altri materiali, ma per questo sempre soggetto a continue evoluzioni. Evoluzioni a cui non rimasero indifferenti i grandi personaggi della storia e tanto meno grandi architetti come Walter Gropius, Otto Wagner e tanti altri, che di certo di stile e tecnologie costruttive se ne intendevano.

Ancora oggi il legno è uno dei materiali più eleganti ed impiegati nell’architettura di un certo livello, non di certo con la sola accezione di “materiale di finitura”, come spesso si tenderebbe a pensare, ma come elemento strutturale altamente performante, come ben insegnano architetti come Peter Zumthor, Matteo Thun, Waugh-Thistleton.

Ciò nonostante, quando in Italia si parla di costruzioni in legno, comunemente la mente corre agli chalet di montagna o alle “casette prefabbricate”, quasi a svalutarne il valore facendo persistere dubbi e perplessità che ne limitano la diffusione. Come vedremo, però, le costruzioni in legno non ammettono semplicismi e ignoranze arrivando anzi ad esser completamente equiparabili alle tipologie costruttive classiche, tanto per performances  tecniche quanto per complessità.

Oggigiorno grazie alle grandi innovazioni tecnologiche, più che in passato, è davvero possibile soddisfare qualsiasi tipo d’esigenza, conservando alti livelli di qualità e sicurezza.

Le costruzioni in legno sembrano avere, quindi, proprio tutte le carte in regola per conquistare il podio delle tecnologie costruttive, dell’innovazione e della Bioedilizia.

IL LEGNO STRUTTURALE: NON SOLO INTERVENTI PUNTUALI MA ANCHE EDIFICI INNOVATIVI E DI CARATTERE

          

L’impiego del legno come materiale costruttivo è molto antico, così come arcaica può esser considerata la sua forma iniziale. In origine, infatti, il legno era adoperato così come veniva trovato in natura, e pertanto il suo impiego era strettamente connesso alla sua forma e lunghezza (capanne).

Man mano che il suo utilizzo divenne più consueto si raffinarono anche i “trattamenti” a cui sottoporlo ed i suoi impieghi: Le prime vere “case” si configurarono come piccole scatole cubiche, con pareti costituite da tronchi sovrapposti posati orizzontalmente.

Le tecniche costruttive, da allora, risultano notevolmente evolute. Una prima grande innovazione si ebbe, infatti, con lo sviluppo della tecnica di segagione, eseguita con appositi macchinari. Successivamente, con il traguardo della produzione industriale dei chiodi (che ne abbatté drasticamente e irreversibilmente il costo), divenne possibile creare strutture portanti molto più leggere di quelle precedenti, in grado di esser erette anche da un solo uomo con l’esclusivo impiego di martello e sega. Nacque così la più snella struttura a montanti e travi. Queste componenti erano disposte parallelamente tra loro, a distanze ravvicinate, e venivano controventate con delle tavole, disposte diagonalmente, al fine di aumentare la rigidezza dell’intera costruzione.

I primi sistemi costruttivi a ossatura lignea, che ne derivarono, furono i cosiddetti:

Questi sistemi, con lo sviluppo dei processi di razionalizzazione tipici dell’industrialismo, subirono quell’ulteriore ottimizzazione che ha portato oggi all’egemonia  di due sistemi costruttivi:

Il sistema a telaio, particolarmente diffuso nei Paesi dell’Europa settentrionale e del Nord America, si avvale di una “gabbia” portante costituita da montanti verticali (pilastri a passo costante) e orizzontali (traversi). Il telaio, così costituito, è tamponato su due lati con pannelli e/o tavole lignee, di diversa origine e tipologia, fondamentali per l’irrigidimento della struttura (come avveniva con le controventature diagonali dei sistemi Platform & Ballon frame). Lo spazio intermedio costituitosi tra le controventature è riempito con isolante in fibre naturali, così da garantire anche una necessaria e salubre coibentazione (approfondisci qui con un click!).

Villa a telaio in legno

Il sistema a pareti lamellari portanti, sviluppatosi intorno al 1990, si è andato diffondendo in modo sparso a partire dall’Austria. La componente strutturale non è più a telaio ma è costituita da facciate vere e proprie: solai e pareti. Queste facce-pannello (Xlam & Crosslam) sono il risultato dell’incollaggio di vari strati in legno massiccio, le cui fibre risultato ruotate di 90° (da uno strato all’altro). L’intreccio di strati che costituisce ciascun pannello permette di avere elementi strutturali di elevatissima portata consentendo una, quasi illimitata, libertà progettuale e costruttiva. In questo caso, però, essendo gli stessi solai e pareti veri e propri elementi strutturali, ogni bucatura deve esser attentamente collocata e calibrata, fin dalla fase di progettazione. Anche in questo caso tra i pannelli interni ed esterni è posto uno strato isolante e le varie protezioni utili a tutelare tanto le singole componenti strutturali quanto gli ambienti interni (maggiori chiarimenti qui con un click!).

Costruzioni in legno con Pannelli in Xlam CLT di Parete a 3 strati

QUALCHE RISPOSTA AI PRINCIPALI DUBBI SULLE COSTRUZIONI IN LEGNO

Resistenza strutturale, all’acqua & al fuoco sono tra le principali fonti di perplessità che frenano ancora oggi la diffusione delle costruzioni in legno nel mercato edilizio.

Per chi questi temi li tratta da anni risulta semplice esemplificare come in realtà il legno sia un’ottima risposta a tutti questi problemi. Basterebbe infatti tener presenti alcuni tipi di costruzioni storiche, ancora oggi resistenti al passare del tempo, quali  pagode (V. Pagoda del tempio di Horyu-ji a Nara, 5 piani per un totale di 31,5 m, costruita nel 607 d.c in Giappone), palafitte, piccoli depositi o ancora ponti e coperture. Non per nulla l’aspettativa di vita degli edifici in legno, se realizzati in modo adeguato, è stimabile in oltre 100 anni, equivalentemente alle costruzioni in muratura.

La resistenza strutturale degli edifici, che impiegano il legno per la costituzione del proprio scheletro, è stata dimostrata anche da numerosi test scientifici, nazionali e internazionali, che hanno finito con il confermare l’elevato livello di sicurezza degli edifici interamente di legno, anche di molti piani. In particolare un recente progetto di ricerca italiano, finanziato dalla Provincia autonoma di Trento e condotto dal CNR-IVALSA, ha portato alla realizzazione di una serie di test su piattaforma sismica sperimentale in Giappone su edifici interamente a struttura di legno di 3 piani (2006) e 7 piani (2007) che hanno resistito benissimo a terremoti distruttivi quali il terremoto di Kobe del 1995 (Magnitudo 6,9). Ulteriori conferme, dunque, giungono da quei paesi come il Nord America e il Giappone, dove le costruzioni in legno hanno ormai spodestato le soluzioni tradizionali, proprio in virtù dei limitati problemi di assestamento all’elasticità, delle caratteristiche di la duttilità e deformabilità dei giunti oltre che l’estrema leggerezza della costruzione. Ebbene si, quindi, dove si può costruire un edificio tradizionale può esser costruito, a maggior ragione, un edificio in legno, indifferentemente  che essi siano in zone sismiche o meno. Lo stesso vale per i terreni non piani o addirittura molto pendenti a patto che venga stesa una piattaforma piana di Cemento, utilizzabile come base e punto d’appoggio per tutta la struttura lignea sovrastante.


Per quanto riguarda la resistenza al fuoco, al contrario dell’opinione comunemente diffusa e a differenza di altri materiali, il legno ha un ottimo comportamento nei confronti del fuoco (brucia molto lentamente e con velocità nota), migliore di altri materiali quali ad esempio l’acciaio (può sembrare un paradosso ma il punto debole delle strutture di legno nei confronti dell’incendio può essere proprio la presenza di elementi di acciaio non protetti). Potremmo dire, quindi, che il legno è un materiale “scontato”, in quanto nonostante sia stato avvolto dalle fiamme rimane ancora efficiente, dal punto di vista meccanico (mantiene inalterata la struttura e la portata), per un periodo calcolabile. Questa caratteristica fa si che anche in questo caso le costruzioni in legno possano esser reputate molto affidabili e sicuramente più sicure di quanto ci si aspetti.

Accortezze maggiori vanno invece riservate alla protezione, delle strutture lignee, dall’acqua ma ciò non significa che essa sia un elemento di limitazione. Questo “difficile” rapporto tra strutture in legno ed acqua può infatti esser facilmente risolto attraverso lo studio capillare del progetto, in tutte le sue fasi di assemblaggio. Gli elementi a diretto contatto con il terreno, per esempio, devono esser i primi ad esser assemblati ed isolati in modo da evitare i formarsi di umidità di risalita. Ogni elemento verticale, che verrà successivamente posato, dovrà esser messo subito al riparo ed in ogni caso conoscenze tecniche e semplici accortezze faranno si che tale relazioni continui senza problemi.

I VANTAGGI DELLE COSTRUZIONI IN LEGNO

Eliminato anche gli ultimi dubbi non resta che sottolineare e peculiarità all’origine della crescita, che il mercato dell’edilizia in legno, ha conosciuto negli ultimi anni. Tale diffusione, dovuta principalmente al know-how ultradecennale, ha reso le costruzioni in legno la tipologia costruttiva ideale per moltissimi aspetti come quelli:

QUALCHE SUGGERIMENTO D’IMPIEGO

Le costruzioni in legno sono oggi leggere e snelle, ideali per costruzioni multi piano per sopraelevazioni ed ampliamenti, semplici da costruire  e durevoli. A questo si aggiungono i caratteri di confort termo-acustico e della sicurezza che rendono le costruzioni in legno perfette per asili, scuole e spazi per i più piccoli. Tecnologie e innovazioni si prestano poi alle novità alle personalizzazioni di ville e spazi tutt’altro che scontati simboli della creatività di ogni individuo (per farti un’idea clicca qui!).

Quindi ancora a domandarsi perché scegliere le costruzioni in legno?    Gandelli ti convincera’!